Una nuova classe di filtro nebulari LPR con il giusto mezzo, con luce sufficiente anche per telescopio piccoli e allo stesso tempo con l'alto contrasto tipico del filtro UHC. L'inquinamento luminoso da luci cittadine è bloccato con attenzione. Il filtro è l'evoluzione dei precedenti modelli deep-sky e UHC. Adatto sia per uso visuale che fotografico. Tutti i filtri producono un'immagine più luminosa e sono otticamente trattati con rivestimenti dielettrici ultra-duri. Sono assolutamente resistenti ai graffi e possono essere puliti spesso se necessario, idealmente con il liquido Baader Optical Wonder.
Il filtro Baader Uhc-s è sicuramente un ottimo filtro per gli oggetti nebulari, che permette buone riprese RGB anche sotto cieli medio-inquinati. Anche nei cieli con SQM superiore a 21.00 sembra fare il suo lavoro (anche se sotto cieli bui tendo ad non usare filtri contro l'inquinamento per motivi di trassmissività), solo che tende ad alterare leggermente i colori delle stelle e in media spostare i rossi verso il violetto. Questo non risulta essere un grosso problema in realtà, bisogna dedicare un po' di post-produzione in più.
Per l'uso visuale è sicuramente uno tra i migliori filtri nel mercato.
Ho acquistato due settimane fa questo filtro della Baader Planetarium, sebbene sui filtri UHC ero scettico. In genere, dove vado a scattare foto, il cielo è sufficientemente buio e si riesce ad vedere abbastanza chiaramente la via lattea ad occhio nudo; unico problema è che l'inquinamento comunque persiste, sopratutto in lunghe pose fotografiche.
Devo dire però, in una notte priva di Luna, il risultato ottenuto è stato inaspettato! Feci una prima prova "veloce" sulla nebulosa Manubrio: posa singola da 2 minuti senza nemmeno l'uso della guida. Ho notato una moltitudine di dettagli in più, un netto aumento del contrasto, un insesistente inquinamento luminoso, ma anche un gradiente verdognolo. Infine, mi concentrai principalemente sulla nebulosa velo, facendo circa 4 ore di integrazione: il risultato è una netta diminuizione dell'inquinamento (assente), un contrasto ottimale, molti dettagli ripresi e una persistente alterazione dei colori (il blu tendeva al verde acqua e il rosso al magenta). Questo però, tramite opportuni software di elaborazione (anche Lightroom è più che sufficente), è abbastanza facile da correggere. Diventa un gioco da ragazzi se si possiede Pixinsight.
Lo consiglio vivamente per chi non volesse spendere una cifra troppo elevata, pur ottendendo un buon risultato, e per chi scatta in cieli bui. Lo sconsiglio per chi scatta sotto un cielo urbano o comunque fortemente inquinato, i tempi di posa aumentano e si possono perdere alcuni dettagli. Un filtro lps o cls sarebbe più appropriato.